Artista veneta, vive a Caorle e opera tra Venezia e Roma.
La passione per il disegno, ardente sin da giovine età, dopo studi e approfondimenti da autodidatta, l'ha portata ad ampliare ed incrementare le proprie conoscenze artistiche. Ha così intrapreso ricerche personali su diversi supporti e sulle tecniche dei fondi, così da sperimentare e affinare varie tecniche (olio, acrilico, inchiostro, pigmenti e affresco) con la frequentazione di vari corsi di perfezionamento.
Artista veneta, vive a Caorle e opera tra Venezia e Roma.
La passione per il disegno, ardente sin da giovine età, dopo studi e approfondimenti da autodidatta, l'ha portata ad ampliare ed incrementare le proprie conoscenze artistiche. Ha così intrapreso ricerche personali su diversi supporti e sulle tecniche dei fondi, così da sperimentare e affinare varie tecniche (olio, acrilico, inchiostro, pigmenti e affresco) con la frequentazione di vari corsi di perfezionamento.
Collabora con vari studi d'arte romani ed espone con frequenza dal 2012 in mostre personali e collettive, sia in galleria che in manifestazioni. Citiamo, tra le altre, le mostre e gli eventi organizzati dal Centro Artistico Culturale Il Leone, dalla Galleria Pentart di Roma e dalla note Associazioni romane Art Studio Tre (Roma Art Festival a Piazza della Repubblica), Cento Pittori Via Margutta (Mostre Storiche a Via Margutta) e Circolo Lorenzo Viani (Arte Contemporanea sul Mare ad Ostia).
Di rilievo le sue partecipazioni a Spoleto International Art, a Mostre Internazionali al Palazzo Bernabei di Assisi (Con Urbis et Artis), al Festival Internazionale dell'arte dell'Ambasciata della Repubblica dell'Iraq presso la Santa Sede, a L'Arte e il Tempo in Expo Verona alla Loggia del Palazzo del Podestà, presentata dalla prof. Giulia Sillato, e alla Biennale d' Arte Contemporanea nel Veneto a Villa Badoer di Fratta Polesine, a cura del prof. Giammarco Puntelli.
La Donna. La Natura. Il Mito.
Marina Mian è un'artista in continua evoluzione, sia tecnica che concettuale, scevra di condizionamenti. Le sue opere, di elegante e affascinante bellezza, oramai spaziano liberamente, tra passato, presente e futuro, in una personale e solida reinterpretazione della figura femminile in nuovi contesti, che trascendono la rappresentazione e si riempiono d’intimità. Semplicemente incantevoli le atmosfere, le forme sinuose o spigolose di ninfe, dee o fragili corpi, spesso turbati e malinconici: l’animo dolce e sensibile della Donna ha il sopravvento sulla Natura, che abbellisce e completa il senso di ogni opera. E il Mito è concluso.Alessandro Trani
Marina, sono stato sempre affascinato dalle tue opere, fin dalla prima volta che ho visto un tuo quadro. Della tua pittura mi ha sempre colpito un aspetto: siamo in un’epoca in cui la tecnologia e i computer entrano in maniera importante nella costruzione di tante opere pittoriche; negli ultimi anni abbiamo visto movimenti della pittura in cui c’è la tendenza a cercare una “perfezione cinematografica” di linee e colori, in cui si dipinge a livello di pixel e High Definition con l’ausilio di software e pc, mettendo decisamente da parte il lato poetico della pittura. Tu ti sei tenuta sempre artisticamente lontana da questo contesto, hai operato al contrario scegliendo di fare una pittura con una sua dimensione fortemente figurativa e contemporanea ma nettamente immaginifica, fantastica e poetica; i tuoi quadri per me sono istantanee sognanti in cui emerge un concetto di figura femminile quasi “stilnovistica” ma attuale, carica di sensualità fiera e misteriosa, mai volgare e sempre intrisa di eleganza: una “idealizzazione molto terrena” della donna, in cui la perfezione e il rigore non sono formali o coloristici ma concettuali: la donna è il centro del mondo, è femminilità, mistero, sensualità, forza e dolcezza; la pittura deve servire a cercare e restituire questo concetto. Il resto è
puro contorno. Il tuo stile è inconfondibile, la tua tavolozza si sposa perfettamente con i soggetti generando tonalità e contrasti che partecipano a pieno titolo alle sensazioni suggerite delle figure e dalla loro espressività molto forte; intorno a queste figure femminili c’è sempre un mondo naturale che diventa elemento decorativo, mai eccessivo o naif, spesso appena
accennato ma sempre comprensibile, elegante e sognante come le protagoniste. Curiosamente, anche il filone di nature morte mantiene queste caratteristiche e sembra quasi l’idealizzazione massima delle figure femminili superando quella freddezza tipica della natura morta: i tuoi fiori diventano essi stessi “donne” da ritrarre, sono vivi, femminili e misteriosi. E diventano piacevoli anche per chi, come me, ha sempre amato poco quel genere.Antonio Autunno
Marina Mian, la femminilità nelle sue opere : ritratti, nature morte , nudi, paesaggi… insomma artista completa! Ho conosciuto Marina nella galleria che dirigevo a Trastevere e ho avuto modo di apprezzarla sia per le doti umane che per quelle artistiche. Pittrice sempre in evoluzione dipinge donne che sembrano irraggiungibili quasi idealizzanti ma con una
caratteristica comune: tutte bellissime come bellissimo il suo autoritratto e la donna con il cappello vagamente autobiografica! Affezionata alla nostra città (Roma) dove viene spesso alle nostre mostre mi capita spesso di incontrarla. Persona dalle grandi doti umane resta sempre una artista di livello superiore! Grazie Marina di farci partecipi della tua produzione!Claudio Morleni
Il fascino delle donne di Marina Mian o della donna Marina Mian, potrebbe essere sempre la stessa modella in vari momenti: tra i fiori, vicino un cigno, dentro una cornice di un quadro, ormai anziana. Gli sguardi verso l’infinito, verso il futuro o ad occhi chiusi che esprimono il pensiero o il turbamento. A volte è una bambina, una donna sensuale, solo un fiore, a volte il corpo è nudo ed esprime tutta la sua sensualità, fragilità. La cosa più interessante è capire che cosa ci vuole dire con le sue opere Mian, qual è il messaggio che vuole che arrivi a tutti noi. Ci vuole raccontare la storia scritta da una donna con la penna della vita o ci vuole ricordare quanto c’è di bello dietro il nome di donna, troppo volte violentato, non amato. Conosco Marina Mian ormai da anni e non ho mai trovato il coraggio di chiederlo, ma forse è meglio così, forse è più bello che rimanga un mistero.
Daniele Sbaraglia
L’intimità dell’anima.
Autodidatta, Marina è una Pittrice che comunica con un disegno molto preciso e armonioso, colori tenui e rigorosamente abbinati, mettendo al centro dell’attenzione il nudo specialmente femminile che è una vera e propria sfida nella Pittura. Ingegnoso il messaggio sempre introspettivo e profondamente umano, in una fusione atemporale tra classico, cosmologico e le forme attuali rappresentati dall’evoluzione dell’antica materia nei nuovi corpi. La bellezza rappresentata dalla donna agisce come permanente impulso per la vita pensando se stessa e il mondo in una scacchiera idea stessa della donna. Pochi gli elementi in gioco ma essenziali e esaudienti, facenti sovente riferimento al gioco e all’equilibrio tra luce e tenebra, Sole e Luna, maschio e femmina, erotico e psichico…messaggio di un’Artista di grandi capacità espressive.
Jacopo Feliciani
Alla mia cara amica, Marina Mian…
...Inestimabile Artista e Pittrice contemporanea...
“[Dio]...
...Come
Suprema Luce,
ed assoluta Ombra...
...Che,
può dar riflesso,
al dipinto migliore
della nostra
vita operosa
d'ogni giorno..."Vincenzo Fontanarosa
Nonostante tutto quello che ci circonda…tra salite e discese…il mondo è bello. Con la tenacia stai andando avanti, facendo passi da gigante e creando il tuo mondo immaginario, costruito con amore e pieno di sensibilità, tenerezza , romanticismo e un pizzico di malinconia. Sono fiera di te, la mia piccola grande Marina.
Kamila Kerimova
Quello che mi ha colpito, fin da subito di Marina, è stata la sua passionalità, la sua sete di sapere, di imparare. E’ entrata nel mondo dell’arte in tutte le sue forme e tecniche, dai primi disegni, ai pastelli, imparando anche la tecnica dell’affresco, ma soprattutto nelle prime tele a olio, è uscita prepotente la sua anima creativa, e cominciò cosi la nostra amicizia artistica e personale. Io per un periodo l’ho seguita ed iniziata nelle prime nozioni tecnico-pittoriche, in seguito nel suo percorso evolutivo e creativo, ha sviluppato le sue tematiche con atmosfere magiche, luce, e soprattutto poesia. L’ultima sua produzione pittorica, pone in primo piano il suo mondo al ..femminile, la donna in relazione stretta con la natura, in tutti i suoi aspetti, intesa come riflesso della sua interiorità. Marina con tecnica sopraffina, preziosismi cromatici, ci svela con profonda bravura, il fascino e la sensualità, il suo mondo magico di
DONNA........…Marina Pantarotto
Le opere di Marina Mian recano l’impronta di una poetica propria che mette radici profonde per aprire un discorso positivo sia sullo stile, sia sui contenuti. Esprimono il suo temperamento in una vivace necessità di vedere in modo non convenzionale le vie. Affida così le sue angoscie ed i suoi problemi alla tela. La sua pittura è orientata verso sue direzioni: la narrazione oggettiva in chiave simbolico-onirica e la trasposizione di cose e figure in termini surreali… Sovrapposizioni d’immagini che tendono alla ricerca dell’io nascosto nel più profondo. Vincolo predominante che raggiunge quel contemplativo mondo, richiamo, quindi, di un sereno fantasticare che non si distacca mai da un continuo perdurare nel tempo. Proposta che, in una magina atmosfera tente, seppure sottilmente, la preziosità di lievi toni; tecnoca che non rappresenta una sura aridezza artistica, ma che coinvolge magistralmente, quell’irrazionalità istintiva
Ginco Portacci
Artista veneta di grande spessore, mostra una spiccata tendenza verso il simbolismo onirico, sovente espresso in un dualismo tra forze ambivalenti o contrapposte. La notte, la luna, il sogno, appartengono con grande proprietà di linguaggio alla comunicazione di Marina Mian, artista di notevole sensibilità espressiva, rivelatrice di profondi sentimenti e di quei simboli che sono la strada maestra del suo mondo interiore riflesso nell’arte.
Claudio Lepri
Marina Mian, un’artista eccentrica. Il tema della memoria è un tema letterario diffuso e sfruttato, come quello del sogno, come il tema della bellezza femminile nell’arte. Marina Mian, che si definisce un’anima sognatrice, ha rivolto i pensieri della sua mente proprio alla bellezza femminile e alla raffigurazione di parti del corpo muliebre ma lo ha fatto con un proprio originalissimo stile. Quasi autodidatta si è avvicinata molto presto all’arte e alle arti visuali, dato anche il suo sensibile animo. Ha studiato disegno, ha conosciuto molti artisti, anche contemporanei. Ha usato molte tecniche, soprattutto di approccio al colore. Ha usato pastelli e vari tipi di colore per avere disegni precisi e armoniosi. I suoi disegni sono perfetti e denotano una vera ricerca interiore e uno stato d’animo d’artista.
È un artista eclettica, a tutto tondo, mai sfacciata. Cura i particolari anche quando usa colori tenui, sempre sapientemente abbinati. Il suo messaggio in fondo vuole essere solo introspettivo. Al centro del suo universo c’è ovviamente la figura femminile, la bellezza, il nudo qualche volta integrale. In alcune pitture troviamo anche l’aspetto maschile e parti del corpo degli uomini. Il suo universo è completo, comprende ogni genere. Lei è sempre pronta a rintracciare la parte femminile che c’è in ogni uomo. Ad attirarla è soprattutto il linguaggio del corpo femminile, la sua comunicazione visiva e carnale. Con un certo dinamismo raffigura corpi femminili e maschili, elaborati in varie forme eleganti e personali. Infatti spesso sconfina nel simbolismo dell’arte astratta, molto sensuale nel suo significato recondito e concreto, profondo e autentico. L’uso del colore denota una notevole capacità pittorica, come mostrano le recensioni favorevoli della critica. Scandaglia l’animo femminile fatto non solo di fisicità ma anche di umanità.
I corpi raffigurati tuttavia sono sinuosi, vogliono sedurre nella loro semplicità. Le donne sono come dee che seducono e sfuggono nel gioco di luci e ombre. Nella fusione degli stili ha realizzato anche alcune incursioni nella classicità. Nel corso del tempo ha realizzato molte mostre personali e collettive in varie regioni e città e ha dato modo alla gente di stimarla e apprezzarla come artista completa. Il suo è un talento naturale, evidente che garantisce la gioia del successo. La sua inclinazione si può leggere direttamente nei suoi occhi che sono faville di luce. La sua arte non è lontana, astratta ma vicina al sentire della gente comune e quindi colpisce i sensi e il cuore. I suoi quadri ci fanno trepidare per l’emozione.
Ester Eroli
Con Marina Mian abbiamo una grandissima capacità di disegno, una grandissima capacità di poter scoprire il senso del sogno e di una lettura veramente, quasi shakespeariana dell’opera d’arte, veramente un’eccellenza nel saper affrontare la materia pittorica.
Critico d’arte e direttore artistico, Gianmarco Puntelli
+39 347 1063279
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